Emanuela Orlandi figlia di Giovanni Paolo II? Polemica su una folle insinuazione

Emanuela
Emanuela Orlandi

Emanuela Orlandi  e il mistero della sua scomparsa, 30 anni fa, sono al centro di una nuova polemica, innescata dal mio articolo sul libro di imminente pubblicazione intitolato “La figlia del Papa”, scritto da Luis Miguel Rocha, trama il rapimento della figlia di Papa Pio XII, dove si potrebbe intravvedere insinuato il sospetto, fantasmagorico e fantascientifico, che Emanuela fosse figlia di Papa Giovanni Paolo II. Infatti ho definito la storia una “sparata” anzi una “bomba”, con pochi appigli alla realtà:

“Rocha non è pazzo, ma solo un furbone che lancia ami per farsi pubblicità. Ora arriva la conferma sotto forma di libro dal titolo che è tutto un programma”.

Lo spunto però è parso buono per rimescolare il pentolone del mistero Orlandi: chi brandisca il mestolo non è dato sapere, perché l’autore o autrice dell’attacco è anonimo e si nasconde dietro una sigla “Admin 22”, che firma una e-mail inviata all’indirizzo di Blitzquotidiano.it e che riproduco testualmente:

“Buongiorno, sono l’amministratore del sito www.emanuelaorlandi.it e copia del presente comunicato verrà pubblicato sul sito.

“In merito all’articolo pubblicato da Codesto quotidiano online il giorno 23 gennaio 2013 a firma di Pini Nicotri dal titolo “Emanuela Orlandi figlia di Papa Wojtyla? Ultima “bomba” dal Brasile” e riportato dalle testate che leggono per conoscenza, faccio presente che è stato direttamente contattato lo scrittore portoghese Luis Miguel Rocha il quale ha rilasciato la seguente dichiarazione (pubblicamente visibile sulla pagina ufficiale facebook di Pietro Orlandi):

“Grazie per l’opportunità di partecipare a questo gruppo. Prima di tutto, perdonate il mio italiano. Io non ho mai sentito questa teoria de che Emanuela sia la figlia del Papa Giovanni Paolo II. Deve essere una storia con un alto grado di fantasia. Non ci credo. È una teoria stupida. Nel mio prossimo libro, “La Figlia del Papa”, non si parla di Emanuela Orlandi, né di Giovanni Paolo II. Non conosco il “giornalista” Pino Nicotri. Non ha mai parlato con me. Io non parlo con la stampa italiana da novembre 2010. Non so i motivi per cui questo “giornalista” ha scritto qualcosa di così sbagliato.

“Il libro “La Figlia del Papa” è un thriller storico e anche una storia d’amore che si svolge nel primo Novecento. Immagino che questo articolo falso sta creando malumore nell’ambiente e per me è molto fastidioso che si riferiscono a questioni che non hanno nulla con il libro. Si tratta di un articolo che induce i lettori in errore e disturba la famiglia di Emanuela.

“Infine, non sono brasiliano e il libro uscirà in Portogallo a marzo e non in Brasile. ll libro è una finzione, non è una tesi storica. E non ha nulla a che fare con Emanuela. Se avete domande circa l’articolo fantasioso, si dovrebbe chiedere al “giornalista”perché io non conosco le risposte. Grazie ancora.”

In seguito, rispondendo ad una domanda aggiunge:

“… prima di tutto, io non sono un nemico del Vaticano. Tutti i miei libri sono dedicati a un Papa e questo nuovo libro è dedicato a ciò che per me è stato il miglior papa del XX secolo. Ma questo non è il luogo per parlare del libro. Su Emanuela non so niente. Potrebbe essere meglio chiedere a Nicotri.”

“La posizione dell’autore era peraltro visibile sul suo sito dove afferma che “il prossimo libro di Luis, La Figlia del Papa, non parla di Emanuela Orlandi, né di Giovanni Paolo II. E l’affermazione che il Papa Giovanni Paolo II è il padre di Emanuela Orlandi è assurda”.

“Quanto sopra per rettificare l’articolo pubblicato”.

Potrei iniziare, e chiudere, il mio commento osservando che alle lettere anonime le persone civili non rispondono e quella firmata Admin_22 non essendo firmata con nome e cognome si può considerare una lettera anonima. Peraltro il signor Rocha è maggiorenne, se ha qualcosa da dire a Blitzquotidiano.it  o a me lo può fare direttamente, mi sono informato e risulta che non ha nominato suo addetto stampa chi si nasconde dietro Admin_22. E se l’anonimo Admin_22 con un modo di fare degno d’altri tempi non mi avesse eliminato dagli iscritti, impedendomi così l’accesso, alla pagina dedicata a petizione.emanuela (alla quale a suo tempo sono stato il primo ad aderire), avrei potuto rispondere direttamente e più dettagliatamente. Come del resto hanno già fatto alcun iscritti non usi a bere alla cieca ciò che viene loro servito in tavola.

Ciò premesso, nel mio articolo non c’è nulla da rettificare. Infatti NON ho scritto che Rocha o chi per lui affermi nel libro “La Filha do Papa“, che peraltro essendo un romanzo può fantasticare quanto crede, che Emanuela Orlandi era figlia di papa Wojtyla. Ho scritto invece che nel romanzo il papa che ha una figlia è Pio XII e che nello stesso romanzo sua figlia viene rapita. Ho aggiunto che questo si può considerare un escamotage, che “insinua indirettamente” che la Orlandi sia figlia di papa Wojtyla dato il tramite del suo rapimento.

Pensare alla insinuazione non mi appare così campato in aria, dopo tutto ciò che il signor Rocha, evidentemente piuttosto smemorato o distratto, ha dichiarato in Calabria al convegno Tabula rasa nel luglio del 2011. Riporto un brano da uno dei vari siti che ne parlano:

“Prima di congedarsi, Rocha promette di presentare in anteprima mondiale a Reggio Calabria nel 2012, il suo nuovo libro “La figlia del Papa” che parlerà anche della storia di Emanuela Orlandi, giovane figlia di un funzionario del Vaticano che sparì ufficialmente nel 1983. “Dire che Emanuela è sparita è un insulto per tutti gli italiani perché stiamo parlando di persone che sono vive. Io son certo che lei sia viva tant’è che ho parlato con Emanuela. So che mi prenderanno per pazzo, ma sono vaccinato. Questo è il libro più difficile che io abbia scritto proprio perché è una storia complessa da raccontare. Non è fiction ma verità: quando guardi negli occhi una persona di 41 anni, in quello sguardo capisci l’inferno interiore di una vita che non è stata vissuta. E’ estremamente difficile da raccontare ma qualcuno lo deve fare. Nel libro “La figlia del papa” rivelerò con certezza la tesi che un Papa nel XX secolo ha avuto una figlia”.

Frasi che non sono sfuggite neppure a Pietro Orlandi, che – come pure risulta tramite Google – le ha infatti commentate senza chiedere conto a Rocha di come, dove e quando avesse visto sua sorella, né di come potesse raccontarne la storia in un romanzo ambientato ai tempi di Pio XII se non con escamotage e similitudini.

Come hanno fatto notare alcuni degli stessi iscritti alla petizione lanciata da www.emanuelaorlandi.it, basta un controllo con Google per appurare facilmente quanti siti e giornali online hanno riportato le affermazioni di Rocha. Il quale nel suo comunicato agirebbe meglio e più civilmente se evitasse di scrivere giornalista tra virgolette, almeno quando si riferisce a me. Immagino che lui sia un romanziere, e lascio che le virgolette, se del caso, gliele metteranno semmai i suoi lettori e i critici di professione.

E’ dal 2011 che sono al corrente dell’impianto in linea di massima de “A Filha do Papa” e so bene che è ambientato attorno a Pio XII. So anche che il romanzo avrebbe dovuto uscire già l’anno scorso e che il 3 ottobre 2012 è stato deciso di far slittare la data su richiesta di Rocha perché ne voleva cambiare la trama almeno nella parte conclusiva. Per ora evito di dire il perché del cambio in corso d’opera. So anche molto bene che già prima del congresso calabrese Rocha ha conosciuto e parlato spesso con la fotografa scrittrice Roberta Hidalgo, la stessa che nel suo libro “L’affaire Emanuela Orlandi” ipotizza che una zia di Emanuela, Anna Orlandi, possa essere in realtà – guarda caso – figlia di Pio XII. Chi si è ispirato a chi?

Dopo avere avvalorato per 29 anni le frottole inventate da Alì Agca prima sul suo attentato al papa e poi su “Emanuela viva che riporterò a casa in Vaticano”, non è il caso che Admin_22 e i suoi sodali prendano altre cantonate. Strano che chi si professa cattolico dia tanto e longevo credito a un Agca che fino a tutto il 2011 s’è definito “unico Gesù Cristo in terra” e che in tale veste a Istanbul un paio di anni fa ha dichiarato di voler “riscrivere la Bibbia”. Agca è stato infine riconosciuto per il caso Orlandi come fonte di troppe bugie perfino dal giornalista Fabrizio Peronaci, che con Pietro Orlandi ha scritto il libro “Mia sorella Emanuela”.

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